Il cantiere è storicamente un luogo di lavoro molto pericoloso ove debbono prevalere ed essere operative buone pratiche quotidiane e continue attenzioni riguardo a potenziali fonti di rischio da parte di ogni attore presente e operante.
Il settore dell’edilizia comprende varie attività con caratteristiche molto diverse fra loro riguardo alle molteplici tecnologie adottate nei diversi comparti così come alle tecniche e modalità di lavoro in uso. Di conseguenza tutta la caratterizzazione degli elementi di rischio (attrezzature, materiali, tempi e modi ecc.) può essere notevolmente diversificata all’interno dello stesso comparto.
Un’ulteriore complicazione che incontra la valutazione dei rischi in queste attività è rappresentata dalla “dinamicità” del cantiere, complicata dalla variabilità delle condizioni ambientali e organizzative.
Nella fase preliminare bisognerà inquadrare al meglio le fasi lavorative da eseguire e il numero delle imprese e/o lavoratori autonomi che partecipano all' opera.
Se vi sono più imprese all'interno del cantiere andrà inviata la notifica preliminare, la nomina del coordinatore in fase di progettazione ed esecuzione, la redazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) e il fascicolo dell'opera.
Per i lavoratori autonomi, se hanno stipulato un contratto d'opera direttamente con il committente, si adegueranno a quanto scritto nel PSC dal Coordinatore della sicurezza, mentre se al lavoratore autonomo i lavori sono stati subappaltati dall'impresa affidataria, all’interno del Piano Operativo di Sicurezza (POS) andranno inseriti tutti i riferimenti del lavoratore autonomo e le sue fasi lavorative e rischi interferenti.
Da ricordare che in caso di subappalti, il POS dell'impresa esecutrice andrà inviato prima al datore di lavoro dell'impresa affidataria che, anche se non entra in cantiere, è responsabile per quel che riguarda la sicurezza.
Il coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione prima dell'inizio dei lavori effettua, avvisando tutte le imprese, una riunione di cantiere per chiarire le varie problematiche di cantiere (es. posizione della gru,allaccio idrico, ingressi di cantiere, aree di manovra, posizionamento di quadro elettrico di cantiere, etcc..) e iniziati i lavori nel cantiere svolgerà sopralluoghi per verificare l'assenza di rischi e la sicurezza all'interno dei cantieri. Verrà redatto un verbale, se esistono situazioni in contrasto con il PSC, e nel caso siano presenti gravi inosservanze da parte dei lavoratori presenti sul cantiere, sospenderà i lavori.
ATTENZIONE: Dal 31 Gennaio 2015 sarà obbligatorio installare dispositivi permanenti di ancoraggio, sulle coperture e sulle ampie e continue pareti a specchio degli edifici con lo scopo di ridurre i rischi d’infortunio in occasione di accesso, transito, esecuzione di lavori futuri.
L’obiettivo è quello di ridurre il rischio di infortuni derivanti da cadute dall'alto durante i lavori di manutenzione ed esecuzione di interventi di varia natura:
Ecco a quali tipologie di interventi sarà applicato il provvedimento a partire dal 31 gennaio 2015:
1. Tutti gli interventi di nuova costruzione.
2. Gli interventi riguardanti l’involucro esterno (pareti esterne perimetrali e/o coperture) di edifici esistenti assoggettati a regime abilitativo disciplinato dalla legge sulla semplificazione della disciplina edilizia regionale (legge regionale Emilia-Romagna n. 15/2013).
3. Gli interventi riguardanti l’involucro esterno (pareti esterne e coperture) di edifici esistenti non assoggettati a titolo abilitativo ma ad obbligo di comunicazione con Notifica Preliminare ai sensi dell’art. 99 del Testo Unico per la Sicurezza sul Lavoro (d.lgs. 81/2008).
SicurPre avvalendosi di tecnici esperti, è in grado elaborare Piani Operativi della Sicurezza (POS), Piani di Sicurezza e Coordinamento (PSC) e di seguire tutte le fasi legate alla sicurezza dei cantieri.
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